venerdì 4 agosto 2017

Travel weeks: premesse



Dopo l'entusiasmante scoperta della parte Ovest del Canada, tra laghi, parchi nazionali immensi e le città giovani e rigogliose, siamo rientrati nell'amata "primaverile" California. Dopo essermi accertata di non aver alcun impegno lavorativo, ho progettato una visita veloce sulla East coast, secondo le seguenti tappe che riproporrò nei post successivi, quali:
-Boston, con partenza dall'aereoporto di San Josè mattina presto, pit-stop a Denver per il pranzo e arrivo alla cittadina in serata rincontrando dopo tanti anni i miei familiari e spendere la maggior parte del tempo con loro, oltre che alla scoperta della città;
-Philadelphia, con partenza da stazione degli autobus a Boston, mattina presto con Bolton, con pit-stop a Newark poco prima di pranzo e arrivare nel pieno pomeriggio nella city, in cui nei giorni seguenti ho rincontrato, dopo un anno, la mia carissima compaesana Alessandra, che è partita insieme a me in questa avventura, ma che poi ci siamo divise in base alla scuola e alla zona dove saremmo state destinate; 
-Washington, con partenza da stazione degli autobus da Philadelphia con Megabus, in mattinata per arrivare durante ora di pranzo.
-Austin, con partenza da Washington dall'aereoporto nazionale mattina prestissimo, con pit-stop a Chicago per giungere ad Austin in pieno pomeriggio, aspettando le coincidenze con la mia travel buddy Alice.
-New Orleans, con partenza da Austin in tardo pomeriggio con Megabus, con pit-stop a Houston e arrivo in mattinata nella city, aspettando le coincidenze con la mia travel buddy Alice.
Rientro in California a San Josè, con pit stop a Los Angeles e arrivo in tarda serata.
Tutto questo organizzato a due giorni alla partenza, ma tra paura ed ansia, sono riuscita a programmare e partire! In due settimane mi sono dedicata alle cose principali che mi interessavano, per lo più girare tra le vie principali e cogliere i dettagli scultorei e ornamentali di ciascuna città. Un po' tutto mordi&fuggi come sempre, non tipico del mio stile italiano, conoscendomi. Dopo un anno in America però si cambia un po' mentalità, modalità organizzativa e spirito. Soprattutto lo spirito!
Ho testato quanto viaggiare da soli possa essere stimolante e divertente. Al contempo quanto cose che non hai mai fatto e che ritenevi quasi impossibili, possono esser fatte con uno schiocco di dita. Una volta superate le proprie convinzioni, prendere e partire è un gioco da ragazzi. Armati di pazienza e tempo ed il volo o l'autobus low cost è a portata delle tue esigenze!

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