mercoledì 28 dicembre 2016

Santa è arrivato...



Natale è arrivato! Ogni luogo e ogni cultura, ha la propria tradizione. Ciò che mi ha fatto tanto riflettere è che la tradizione, nonché usanza, sono delle abitudini ma che si fanno con reale convinzione e trasporto emotivo. La mia testa non ha fatto che volare altrove, come sempre, la sognatrice che sono non smette di farsi valere! Non sono mancate: la buona musica, gli addobbi e l'atmosfera natalizia. I festeggiamenti sono iniziati la sera del 24, ma quelli in grande invece, alle 9 del mattino del 25, con ricca colazione e grandi pasti in famiglia (a base di tacchino/purè/fagiolini/Christmas pudding, la salsa di mirtilli e vino), come piace a me e con il grande entusiasmo dei bambini. E' stato emozionante vedere i bambini felici nello scartare i regali e giocarci insieme. Per chi il primo Natale, per chi invece uno in più e per chi uno di una lunga serie, rimane una delle festività più importanti dell'anno, da condividere in famiglia, tra giochi, musica, cibo e gioia. Avessero inventato il teletrasporto avrei volentieri festeggiato doppio Natale, ma si sa non si po' avere tutto!

lunedì 12 dicembre 2016

Portland

Prima tappa fuori la California, insieme alla mia compagna di viaggio Alice. Partenza prevista per le 6:30am, quindi levata alle 4:00am per poter fare una colazione sostanziosa e prepararmi per il mal tempo che mi aspettava, prendo uber per dirigermi al terminal per prendere il volo.
Volo tranquillo, durato 2 ore circa. Dopo esser arrivate, ci siamo dirette con i mezzi pubblici all'ostello, che per colpa del maltempo erano gratuiti. Fatto il check-in e lasciato le nostre cose, ci siamo dirette alla scoperta della città, facendoci consigliare. Abbiamo visto i giardini e i parchi, per lo più tutti ghiacciati, per colpa della neve. Peccato non poter aver visto il giardino giapponese e le rose, simbolo dello Stato dell'Oregon. In compenso abbiamo trovato altrettanto carino il giardino cinese e una cittadina abbastanza attiva e frenetica. Abbiamo ammirato i murals e questi edifici tra il classico ed il moderno. La città molto piccola, infatti abbiamo camminato la maggior parte del tempo, tra la pioggia ed il ghiaccio che ci ostacolavano, ma niente ci ha fermate, se non qualche sosta da Starbucks ogni tanto, solo per scongelarci e prendere qualcosa di caldo o come alternativa al pranzo.
La sera del sabato siamo tornate in ostello stanche morte, dopo una giornata a giro e dopo una cenetta tranquilla in una delle due vie principali di ristoranti (la 21ave e la 23ave).
Il giorno dopo abbiamo visto tutti i vari ponti, ad esclusione di quello a nord (st. John, troppo lontano da dove eravamo) facendoci una bella camminata lungo il fiume; poi Market di Natale ed i vari palazzi importanti della città.
Una cittadina veramente carina e semplice per orientarsi. Molte persone si sono fermate anche solo per sapere se avevamo bisogno di aiuto.
Rientro tarda serata di domenica, con qualche ritardo causa mal tempo, ma sane e salve
Ed anche questo mini-travel è andato!
Enjoy America!



lunedì 5 dicembre 2016

I verdoni non sono tutto

Sono già 4 mesi che sono qui ed ogni giorno mi imbatto in quegli che reputo "scogli". La lingua era uno dei primi ma ogni giorno che passa imparo una parola nuova, un modo di dire o come può essere interpretato qualcosa come lo direi nella mia lingua madre, ma in americano. I corsi di conversazione e accento sono di aiuto, tanto quanto uscire e conoscere gente del posto.
Quello però di cui voglio parlare non è solo questo, ma sono altri tipi di "scogli" che vanno un po' a ledere quella che non è solo la mia cultura, ma la mia educazione familiare.
Non l'ho mai nascosto e chi mi conosce lo sa, che l'educazione al denaro che ho avuto sin da bambina è sempre stata molto ferrea. Ogni cosa doveva essere comprata se necessaria; le esperienze di vita dove includevano una spesa era considerate sempre uno spreco. Quindi i soldi guadagnati dovevano essere risparmiati, o investiti o usati solo in modo parsimonioso per comprare cose strette e necessarie o eventualmente per una vacanza (ma proprio una e neanche di lusso). Considerata dalla mia famiglia come una persona dalle mani bucate, anche se non mi ritengo di esserlo, mi imbatto in questa cultura americana, dove tutto sembra possibile e tutto vien fatto per privilegiare i nostri sogni, obiettivi e piaceri personali. Dove fare gli straordinari sono simbolo di soddisfazione e non di peso per l'azienda o dove quello che fai viene premiato, apprezzato, ben pagato e non che tutto sia dovuto o necessariamente sudato. Della serie: non è quel 10 in pagella che ti rende felice, ma quel "più", che alla fine non fa conteggio se non nel tuo orgoglio, nella e per la stima di te stesso e del proprio lavoro! Un "più" che è può essere visto anche slegato ai soldi, perché ricevi i feedback che magari non ti saresti mai aspettato. E' proprio quando non guardi che ore sono, che forse ti senti nel posto giusto!Ma i soldi si sa, non fanno la felicità e a volte neanche chissà che viaggi e regali, ma la qualità del tempo sì, fa la differenza!
La cosa che mi piace di più e che continuerà a piacermi, è questo multiculturalismo e quell'intercultura che trovo in questo paese, al di là delle complicazioni politiche che stanno emergendo ed evolvendo, ma rimane un paese dalla mille possibilità e speranze. Possibilità che in Italia, ahimè e con amarezza, penso che non ci siano.

mercoledì 30 novembre 2016

Black Friday

Non potevo non scrivere del Black Friday, da noi poco conosciuto o quanto meno praticato visto che abbiamo i saldi di fine stagione, ma come tutte le mode, anche questa genialata americana arriva nel nostro commercio italiano! Da quanto capito dal corso di inglese di scrittura che seguo, il Black Friday ha a che vedere con le quote in borsa...insomma cose di cui non ci capisco veramente una mazza, fatto sta che questo gran giorno è arrivato e sono partita mattinata presto, fatto il carico degli amici di zona tra cui un'aupair colombiana, un'altra italiana ed un amico italiano.
C'erano una miriade di sconti: dal 20 al 70%, addirittura prendi 2X1. Una gran ficata! Son tornata a casa con sei sacchetti pieni di roba e tanta voglia di buttarmi sul letto!

Dopo il Black Friday continuano comunque gli sconti, perché si avvicina il Natale, peccato che da Zara è sempre meglio comprare in Europa!

L'unica disdetta è che non me la son sentita di prendere un'Iphone. Forse quella alla prossima occasione.


Thanksgivin

Quando si pensa all'America, una delle festività che riecheggia è quella del Thanksgivin, nonché il tipico giorno del ringraziamento Americano o la festa del grazie, molto simile alle nostre festività italiane, quale il Natale e la Pasqua dove si mangia tanto e sostanzioso.
Non mi son fatta mancare neanche questa, insomma.
Ho festeggiato il Thanksgivin 3 volte, di cui: 2 con la mia host family ed amici, ed una con la mia amica colombiana e la sua host family. Tra le tante cose che incentivano esperienze di questo genere è sentirsi parte di qualcosa, come una vera famiglia, anche se non è propriamente la tua! Per questo non si è mai abbastanza grati!
Il tipico ringraziamento americano è fatto da: tacchino ripieno, cranberry sauce, corn bread, mashed potatoes e il pumpking pie dulcis in fundo!

Quindi il mio ringraziamento è di aver trovato altre forme di amore, felicità e speranza.

venerdì 4 novembre 2016

Halloween




Halloween è una delle festività che meno conosco, soprattutto perché in Italia non lo abbiamo. Noi abbiamo il Carnevale, che più si avvicina! Lo festeggiamo comunque anche se non è una nostra festività, ma abbiamo il giorno di "tutti i santi" che è il primo Novembre. Insomma Halloween casca bene, visto che è la sera del giorno precedente!
Insieme ai bambini abbiamo fatto un po' di addobbi, alcuni comprati da loro, altri fatti insieme.
Siamo andati tutti insieme nel week end ad un evento chiamato "Pumpking patch" in cui c'erano dei giochi per i bambini e tante di quelle zucche che non ho mai visto in via mia! Un pomeriggio divertente da passare con i bambini ed in famiglia!
La sera di Halloween siamo andati tutti insieme casa per casa a dire "trick or treat", un po' come si vede nei film! Purtroppo il tempo non era dei migliori ed ad un certo punto si è messo a piovere. La classica pioggia che rompe le scatole insomma! Mi son meravigliata che nonostante tutto i bambini non si sarebbero fermati a niente, neanche di fronte al maltempo. Non ricordo come ero da bambina o cosa avrei fatto in questi frangenti... comunque poi siamo tornati a casa a mangiare e a smistare i dolcetti e ad aspettare che i bimbi grandi suonassero alla porta per fare e chiedere a noi il "trick or treat". In Italia forse questa festa viene presa sul serio per gli scherzi, ma non saprei...


Una delle cose che mi piace delle festività è che si possono creare lavoretti ed anche se non sono perfetti, lo sono nel tuo cuore!

domenica 16 ottobre 2016

Movie and show


Durante il mio tempo libero o anche come condivisione con i bambini, guardiamo degli shows o dei movies insieme. Inizialmente non capivo la differenza, direte: "che asina", ma un volta imparato a capire anche dove cercarli è un balletto. Qui non c'è una vera e propria tv con i canali dall'1 al 10 (minimo, se non vogliamo parlare del digitale, mediaset o altre compagnie varie). Pertanto non c'è da preoccuparsi se si perde un film, un telefilm, un cartone, o qualcosa che ci interessa. Sicuramente gli americani pagano moooolto di più questo servizio di Netflix o Amazon o non so quanti altri ancora, rispetto alla nostra Mediaset e al nostro canone annuale di 150€ (?). Ebbene in Netflix c'è la maggior parte di shows e movies che desideri (o quasi). Come al solito io vado a ricercare l'impossibile (trilogie varie). Non sono mai stata una grande intenditrice o accanita del cinema, non quanto mio fratello e consorte, o come la mia dolce metà. Solitamente andare al cinema per me è un caso, della serie mi piace quella trama e quel trailer, allora non posso resistere, poi il giudizio vien da sé dopo. O lo riguardi 10000volte o lo metti nel dimenticatoio! Avendo la possibilità di un servizio così fatto bene, la sera dopo cena quando tutti sono a letto o spesso e volentieri nel week end, mi piace leggere un po' di trame e salvarmi/spuntarmi qualche serie nuova o film (a volte anche vecchi, ma anche di nuovi). La scelta è veramente vasta, ma per un'inguaribile romantica come me, ricado sempre nelle solite trame, che se mischiate a fantascienza o fantasy, diventa tutto più magico! Così come i libri: non sono una grande lettrice, ma appena trovo la trama giusta, quel libro nel giro di 2/4 giorni è finito! Questione di gusti...questione di genere...questione di tempo! Come i libri e come un film, quando finisce è una tragedia. Ti ci foghi così tanto che poi è un dispiacere! Problema comune penso!
Ad ogni modo, i telefilm o i film che sono riuscita a vedere più o meno interessanti, di visti o mai visti sono stati:

- (WITH CHILDREN - NEW!) The minions. Famoso che parla da sé, ma che non avevo mai visto.
- (WITH CHILDREN - OLD) Inside out. Questo non vuol commenti, già il titolo parla da sé.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Shimer&Shine. Show di due gemelle genie (della lampada). La canzoncina è diventata il mio tormentone.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Re leone versione show.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Jessie. Show di una nanny a New York.     
- (WITH CHILDREN - NEW!) The mask. Parla di 3 bambini che magicamente diventano super eroi e devono salvare la città dagli attacchi dei nemici.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Doc Mcstuffins. La dotteressa-bambina che cura i pupazzini dei bambini. Un'altra canzoncina tormentone.
Non ricordo altri nomi al momento, ma se ne aggiungeranno in seguito.

Durante il nostro viaggio verso Disneyland abbiamo visto sul van:

- (WITH CHILDREN - NEW!) Il mio vicino Totoro. Film di animazione giapponese, che parla di due bambine che si trasferiscono con il padre. Totoro è una creatura fantastica che ha uno stretto rapporto con queste bambine. Non lo conoscevo, quindi è stata una grande scoperta.
- (WITH CHILDREN - OLD) Le bella e la bestia. Classico della Disney che mi ero nettamente scordata.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Rapunzel. Sentito tanto parlare ma mai visto, fino ad oggi. Molto simpatico in certi punti.
- (WITH CHILDREN - NEW!) Frozen. Dopo aver visto il musical direttamente a Disneyland, non potevo che riguardarmi il film per avere un termine di paragone. Un altro film della Disney fatto bene. Drammatico e simpatico al contempo.
Mi è mancato non poter rivedere Cenerentola e la Sirenetta Ariel, tra i miei preferiti da bambina!
Poi in aggiunta Hercules, Biancaneve e la Bella Addormentata.
La Disney è andata avanti, ma io sono rimasta indietro, come sempre!

Tra i miei personali, invece, ci sono:
- (NEW!) Like Sunday, Like rain. Veramente carino, soprattutto perché parla di una tata e in questo momento per me non c'è niente in cui possa immedesimarmi meglio.
- (NEW!) Limitless. Questa è una serie TV di cui hanno fatto la prima stagione ed è stato creato secondo l'uscita del film. Interessante. Carino, ma talvolta un po' monotono, ma quando gli attori sono particolarmente carini e carismatici, beh, allora ti prende comunque...per non parlare degli intrighi amorosi!
- (NEW!) 6 Years. Veramente ORRIBILE. Praticamente parla di una coppia che sta da tanto tempo insieme. Lei aspetta il fatidico giorno in cui lui le farà la domanda e la proposta di matrimonio, fino a quando lui non trova una prospettiva di lavoro. Nell'intermezzo problemi di comunicazione, problemi di fedeltà, mancanza di rispetto, aggressività e bugie. Insomma PESSIMO. Non è il film che riguarderei.
- (OLD) Come farsi lasciare in 10 giorni. Commedia veramente simpatica che riguardo volentieri. Parla di una giornalista che deve scrivere di come e cosa le donne sbagliano nelle loro relazioni e per quale motivo le loro relazioni terminano, riuscendo in soli 10 giorni (tenendo di conto degli errori dela amica-collega). Dall'altro lato di un venditore (?) che pur di avere la promozione, promette al capo di riuscire a far innamorare quella stessa donna, "scelta" a caso dalle colleghe (malefiche). Fino a quando i due si innamorano e al contempo scoprono di essersi presi in giro a vicenda!
- (NEW!) The nanny diary. Altra trama di una tata. Carino, ma era meglio l'altro precedentemente citato. Hanno curato poco i dettagli e potevano approfondire di più certe situazioni o tematiche, ma rende l'idea di crescita della protagonista e di chi è veramente, motivo per cui non potevo non citarlo!

Continua la scoperta nell'ambito televisivo-cinematografico, rimanendo molto soggettiva.

giovedì 13 ottobre 2016

Dimmi chi sei e ti dirò chi sono...



Questo post nasce dall'esigenza di dire chi IO sia. Perché? perché tutti pensano di saperlo ma pochi lo sanno! E quei pochi sono sempre vicino a me o nel mio cuore!
Ogni esperienza che vivi è motivo di crescita. La crescita fa paura ma è necessaria.
Tutto quello che scrivo nasce perché per emergere a volte entri in conflitto. Io ho sempre amato i conflitti, se costruttivi, ma non quelli divisori, come mura!
La nostra vita è simile alla concezione del vaso giapponese: quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, ne valorizzano ogni singola crepa.
Ebbene se non ti esprimi per quello che sei ti crei un muro. Ti chiudi a riccio.
Il problema è che le parole non fanno sempre bene!
La mia spontaneità e schiettezza la pago ogni giorno a caro prezzo, ne sono consapevole. Allora è giusto mettersi una maschera? o essere chi non si è? Non mi appartiene!
Essere diplomatici...Diplomazia...una parola che sto ancora tanto studiando...ma è una materia così difficile, tanto quanto l'esser furbi! E' la mia maledizione? Forse.
Perché solo i matti e gli ubriachi possono dire la verità?
E allora se i panni sporchi si lavano in famiglia, laviamoli davvero, insieme...in FAMIGLIA!
Chi è la tua famiglia? La tua FAMIGLIA è chi ti ama per quello che sei.
Basterebbe pungolarsi un po' l'un l'altro, a volte arrabbiandosi e tirare fuori tutto ma al contempo risolvere tutto... Quindi pungolatemi, anche se vi mando a quel paese o mi chiudo! Quindi vi pungolerò per sapere cosa vi passa per la testa! E se farà male, vuol dire che ci tengo!

Immagino chi sta leggendo questo post lo faccia sia per curiosità ma anche perché mi vuole bene, o almeno è quello che spero...anzi è quello di cui ho bisogno!

"dai diamanti non nasce niente 
dal letame nascono i fior"

[De Andrè]


Ecco, questa sono io! Tu chi sei?

mercoledì 12 ottobre 2016

Disneyland

Prima settimana di Ottobre da mercoledì a domenica passata a Disneyland in California.
Partiti il pomeriggio alle 4 del mercoledì, arrivati intorno alle mezzanotte.
Giornate frenetiche: sveglia alle 8/8:30am, colazione alle 9:30 e poi camminata dal residence fino al resort di Disneyland per poi passare da un gioco ad un altro, sia con i grandi che i più piccoli, con le pause pranzo, merenda e cena. Rientro al residence intorno alle 21 circa. Ogni giorno facevo dai 10000 ai 20000passi. Era un continuo camminare!Non mi pentivo di che mangiavo insomma....
Abbastanza caldo devo dire, ma tutto così molto bello!
La parte della giornata che preferivo di più era la sera, perché era tutto illuminato!Fantastico!
In questi 4 giorni son stata anche al California Adventure, ma sinceramente non ho una preferenza per l'uno o per l'altro.
File chilometriche per far tutto e meno male talvolta avevamo i fast-pass!
Ho fatto tante foto e tanti video, cercando di dedicare a tutti ma anche ad ogni singolo, questi momenti speciali anche perché non ero mai stata a Disneyland prima d'ora!
I momenti in cui mi sono divertita di più sono stati: nel carosello del castello delle principesse, nella giostra per bambini nel mondo di topolino, nel racing sotterraneo dei Pirati dei Caraibi, durante il racing e nel mondo di Cars, nel mondo della sirenetta, durante lo Star Wars tour (che tra un po' vomitavo), nei laser-game fatti, durante i giochi d'acqua con tanto di proiezione dei video delle canzoni dei cartoni Disney, nella ruota panoramica a dondolo, il racing nelle due montagne russe e dulcis in fundo il racing acquatico serale dove mi sono mezzata tutta!yuppiii!!!
Mi mancava la giostra delle giostre, ma ci tornerò: Screaming aspettamiii!!!

lunedì 3 ottobre 2016

Mille sfaccettature del viaggio

Quando viaggi ti fai mille e mille aspettative di dove andare, cosa vedere, cosa e dove mangiare e quanto spendere (purtroppo e soprattutto). Chi mi conosce sa che questa esperienza per me è una rivoluzione, nel vero senso della parola. Non ho mai fatto niente di così tanto per me stessa, un po' per i divieti, un po' per i soldi (sempre quelli!!!) ed un po' per paura (veicolati dalle precedenti), fino a quando non ti rendi che poi sei tu che ti poni questi problemi e nessun altro.
Quando viaggi, specialmente da sola, ti rendi conto che certi problemi o li rivolvi tu o non li risolve nessuno: si parla dalla banale cosa a quella più complessa. Da quella pratica a quella interiore.  Ti confronti con chi hai intorno e cerchi di condividere cosa provi, ma spesso non è facile o non riesci a trovare quel luogo sicuro che è casa tua. E se non c'è lo ricrei! Il viaggio che inizia non solo spostandosi da un posto ad un altro, ma anche un viaggio che nasce dall'esigenza di conoscersi meglio e capire chi si è e cosa possiamo fare per noi stessi e per gli altri! Un viaggio sempre in "itinere": la vita!

sabato 24 settembre 2016

Compleanno

24 anni. Una nome ed una sua storia. Tanti desideri ma altrettante preoccupazioni. Preoccupazioni di essere più vecchia, ma non sentirmici affatto! Mi sento ancora la 18enne che ha voglia di fare tante cose ed essere indecisa di cosa fare.
Quest'anno il mio 24esimo è differente. Lo trascorro con la mia famiglia ospitante, i suoi bambini però mangiando italiano. Il mangiare è una delle cose che mi piace condividere, anche se non ha lo stesso sapore. Forse un po' nostalgia dell'Italia. Probabile!
Non sono mancati gli auguri di parenti ed amici. Ho avuto modo di fare pluri-video conferenze con nonna, mamma e zia. Video conferenza internazionale insomma: Italia-America! Un po' come si vede nei film!La tecnologia unisce, ha un potere sempre più forte!
Oggi ho trascorso il mio compleanno in un ristorante (travestito) italiano a Milpita e poi siamo andati a mangiare un gelato italiano a Mountain View e poi sono andata in un negozietto e la mia host mum mi ha fatto scegliere un regalo. Non potevo che non scegliere una collanina che rappresentava la CA!











domenica 11 settembre 2016

Barriere ... linguistiche

Questo è e darà uno dei punti fermi di questa mia esperienza. Tutte le cose possono migliorare (come no) dipendentemente dalle mie capacità linguistiche. Ora che sono patentata non ho scuse. Ho chiavi in mano, auto e un portafoglio per dedicarmi a qualsiasi attività ricreativa. Sono andata ad informarmi a delle scuole, ma prima di Novembre molte non sono disponibili. Entro questo mese devo riuscire a fare un test di inglese per capire il mio livello. Più scuole riesco a vedere, più test riesco a fare, più possibilità ho di scelta tra le classi e tra i vari corsi disponibili. Primo obiettivo seguire un corso di conversazione di inglese, perché penso di averne davvero tanto bisogno! Forse un modo divertente per far grammatica, o è quello che spero. Se riuscissi a trovare nel frattempo anche un corso di musica (pianoforte magari), sarebbe perfetto. Musica e lingua, un modo interessante ed alternativo per tuffarsi nella lingua e imparare vocaboli sempre nuovi! Altri obiettivi sono fare altre lingue, tra cui lo spagnolo e il cinese. Lo spagnolo legato ad un ricordo di infanzia con la mia bis zia e il cinese perché sono sempre rimasta incuriosita quando a scuola sentivo parlare le mie compagne cinesi, molto socievoli e disponibili, non tanto per la China-Prato che "vediamo" ogni giorno! Le idee non mancano, spero di riuscire a farne almeno una! Sarebbe già abbastanza ... anche se ultimamente ho meravigliato tutti, anche me!


lunedì 5 settembre 2016

SFO-SCz-LA

Tre sigle, tre posti diversi. Sono stata a San Francisco (o chiamata anche Frisco) più di una volta, ma non basta mai il tempo per vederla tutta. Si distingue dalle altre due per le sue strade, quando in salita e/o quando in discesa. Rispecchia molto quello che è la vita: fatta di alti e di bassi!
Downtown è piena di negozi, per non parlare della gente intorno, alcune molto hippy! C'è chi urla per la strada, chi invece gira su 4 ruote con la musica a palla.
San Francisco è davvero multi-etnica. Lo si può vedere per tanti versi, uno di questi è la cura che si danno alle varie zone, come ad esempio Chinatown. Ci si sognerebbe a Prato!!!
I mezzi pubblici sono mezzi che vengono da tutte le parti del mondo, di diverse tipologie ed età. Sembra più un museo a volte. Mi piace pensare che a San Francisco tutto è possibile, in cui si va contro a quella società (americana) fatta di sprechi e ridondanze. Ogni punto di vista ha un valore. Ogni etnia una prospettiva. Una mano un aiuto agli homeless. Un'apertura che molti stati di sognerebbero. San Francisco è una città a parte rispetto a molte altre.




Non si può non andare al famoso Ponte o comprare Levis e Converse a Go-go! Il bello del viaggiare non è solo conoscere persone e posti nuovi, ma anche fare shopping!






Santa Cruz, come Los Angeles sono zone più calde rispetto alla fredda Frisco. Nonostante tutto anche queste molto ventose. Hanno in comune, inoltre, l'avere tani giochi di ogni tipo (dai luna park ai giochi da spiaggia) che intrattengono grandi e piccini! Qualcosa che dovrebbe esserci anche da noi se solo provassimo a dare più valore agli spazi pubblici invece di privatizzare tutto, anche l'aria! Giocare dovrebbe essere il nostro secondo lavoro... dopo il lavoro bisognerebbe staccare e mettersi a giocare tutti insieme, non scappare via o esserci solo nelle riunioni o nei meeting o nei counseling.... Se vai felice a lavoro, lavori e poi dopo ti diverti con i colleghi, ogni giorno è un giorno di divertimento! Lo stress diventa solo una brutta parola detta da qualcuno! Così in tutta America (suppongo!).



Non c'è niente di meglio che camminare sulla sabbia, godersi un bel tramonto sull'oceano, andare in bicicletta lungo la pista ciclabile o soffermarsi a qualche bancarella lungo la passeggiata. Correre sulla sabbia alla Io-Pamela Anderson, di cui non ho benché niente ( ahahah ). Cose che si trovano anche in Italia, certo... ma non belle come in America!















Ogni giorno dico che in America non ci starei, non ci vivrei tutta la vita ed ogni giorno lo confermo....E' vero! Sono indietro per tante cose, sono avanti per tante altre!
Se hai un'idea in Italia è un sogno e in America una grandissima realtà!
Ci sono cose che in Italia non si potranno realizzare (forse mai...pessimismo portami viaaaa....!). Bisognerebbe avere un po' di America nel cuore. Bisognerebbe avere un po' di America in casa. Bisognerebbe avere un po' di America nel lavoro. Bisognerebbe vivere alla grande, come solo gli americani sanno fare!







venerdì 2 settembre 2016

Attività ludiche

Fare attività con i bambini è davvero un impresa. Non tanto per l'inglese, che mastico poco, ma anche per il fatto che i bambini americani hanno tutto (o niente a seconda con quale fascia di persone parli).
In casa hanno tantissimi giochi, per non parlare dei libri. Si potrebbe giocare tutti giorni a un gioco diverso, per un mese!

Avendo 5 bambini, di cui 3 più grandi e di diverse fasce di età, è davvero un po' complicato. Perché dove arriva uno, non arriva un altro. Nonostante abbia studiato con il metodo Feuerstein che è importante il gioco insieme ai fratelli/sorelle risulta difficile quanto parliamo di giochi in scatola.






Migliore è l'aspetto del gioco all'aperto. Si accontentano di poco: sabbia cinetica, una bicicletta, una palla e qualche gessetto. Solitamente non ho mai tutti i bambini insieme o talvolta cerco di dedicarmi ad uno o due insieme, sia per creare un legame, sia per riuscire a gestire eventuali comportamenti problema tra di loro e soprattutto per giocare e comunicare con loro. Divertente dipingere o giocare a Didò. Giochi per tutte le età che non hanno durata, come i giochi in scatola.
Ho provato a fare una Token Economy, ma è davvero difficile. E' inutile aver tante idee se non possono esser messe in pratica! Spero di essere un buon modello per i bambini!

Una cosa che mi piace tanto è conoscere le dinamiche delle relazioni e giorno dopo giorno imparo tante cose nuove. Quello che mi piace e che riporterò in valigia e ciò che non dovrebbe minimamente passare per l'anticamera del cervello! Questo può essere il principio di tutto: quello che vorrei e desidero essere, quello che vorrei e desidero fare. Non è poco!

Patente Californiana

Vorrei spendere questo post per parlare della patente californiana o della guida americana in generale.
Dopo aver studiato in inglese un centinaio di pagine, ho dato il test 3 volte: di cui 2 in inglese in cui sono bocciata per poco e l'ultima in italiano. C'è da dire che in America sono avanti da questo punto di vista: offrono l'esame in tutte le lingue possibili ed immaginabili. Il test in italiano era formato da 36 domande a risposte multiple e 12 sulla cartellonistica. Se l'avessi fatto prima avrei risparmiato un sacco di tempo...sapevo che c'era, ma poi non c'era più...e poi c'era... quindi oltre al giramento e all'ansia, non ne potevo veramente più. Poi c'è la prova pratica, che prevede una serie di prove e domande relativamente ai comandi e al controllo dell'auto. Molto importante fermarsi sempre agli STOP e non fermarsi agli incroci senza cartellonistica, rallentare, ma non fermarsi. Diverse le svolte a destra e a sinistra, soprattutto con semaforo rosso senza freccia. In America è possibile svoltare a destra e a sinistra, dopo aver dato la precedenza a tutti se il semaforo è rosso. Ci sono due tipo di semafori, con e senza freccia. Altra cosa rilevante i U-turn che ci sono ai semafori o in certe strade. Inoltre vi sono strade privilegiate per chi ha auto con 2 o più persone a bordo. I limiti di velocità: 25, 35, 55/65 (superstrada/autostrada). Il massimo degli errori conseguibili è 15 punti. Mentre nello scritto 6punti. Anche in America hanno il freno a mano, ma lo usano solo in caso di emergenza, suppongo nei parcheggi in salita o in discesa. E' difficile perché ci sono regole diverse, facile perché col cambio manuale ti dimentichi di tante cose. Devi solo ricordarti di alcune lettere P, per parking; R per reverse e D per andare. Senza macchina e patente puoi fare poco. Molte cose sono lontane, per non parlare degli intrattenimenti e delle città. E' tutto un mondo da scoprire...

martedì 16 agosto 2016

Una gioia


Mi sento fortunata perché al di là delle mille battaglie sono arrivata qui dove sono anche grazie alla magnifica persona che ho accanto, che mi ha sostenuta a suo modo e che mi accompagna in questo mio viaggio e in questa mia esperienza! Ogni giorno mi dimostra che non ho lottato in vano per/nel credere nell'Amore. Quando meno te lo aspetti arriva e tu non devi far altro che farlo crescere e alimentare! Ci si fa sempre una propria immagine dell'Amore, quando in verità ci sono mille volti e mille immagini, mille parole, mille silenzi, mille e mille di tante cose! Io ho trovato il volto del mio Amore ed è una gioia averlo ri-scoperto qui! L'amore è come la vita di una Fenice: nasce, cresce e muore per poi risorgere!
My love

Che confusione sarà perchè ...



Disperazione

Ogni giorno che passa è più difficile per tanti motivo: in primis l'inglese che mastico poco, poi il mangiare che mastico poco anche quello ma ingurgito per sopravvivere e poi adattarsi alla vita americana; per non parlare della mia schedule, che fino a settimana scorsa sembrava inesistente, ma da questa settimana ho deciso di impuntarmi per averne una. Da una parte è gratificante poter dire di lavorare tanto, essere disponibile, essere in grado ed essere di aiuto; dall'altra però poi non si connette più. A mie spese mi rendo conto che la quantità non è tutto! Ogni cosa a suo tempo e per me il tempo è sempre e sarà sempre una rincorsa! Rimpiango un po' tante cose dell'Italia..ma è normale! Grazie, però, alle mie buone doti organizzative, posso fare tanto! Insomma, mi sento di grande aiuto. Non che non sia stata avvertita di tutto questo (anche se preferivo saperlo dall'au pair che c'era prima che non è stata così esplicativa....); poi è frustrante comprare cose semplici, come frutta e verdure varie e non poter ricavarne niente di buono perché non sai cosa ci mettono dentro e non sanno proprio di niente!Mi piace sperimentare ogni piatto, di qualsiasi parte del mondo, ma quando una cosa fa schifo, non c'è niente da fare!!! Molti si chiederanno quante ore faccio. A parte il video, do il latte ai neonati e li cambio regolarmente e cerco di tenere il posto dove stanno i bambini ordinato e pulito quanto più possibile, anche se è davvero un problema: tra tempo e animali intorno! Insomma c'è da fare!

Ho provato a fare il test di guida ma niente, devo ritentare. Non era difficile però mettermi furia non è la cosa migliore (e a dirla tutta mi hanno messa furia loro!). Ho la bici in compenso, anche se non è la solita cosa! E degli host-granparents disponibili a uscire! In ogni cosa ci sono i pro ed i contro.







Ci sono tante cose belle e meritano di essere più rilevanti di quelle meno belle, perché è necessario vivere positivo! Non mi faccio mancare lo shopping o qualche vizio, forse è una delle tante cose belle di questa esperienza, ma c'è ancora molto da vedere, da provare, da sentire, da fare...are, ere, ire, etc.. E' tutto un progredire e a me piace il progresso!!!Mi dà quel senso di crescita che mi mancava negli ultimi tempi!

martedì 2 agosto 2016

Questa settimana ho imparato a ...



Filo del discorso

Viaggiare da sola

inizialmente avevo paura perché pensavo di viaggiare da sola. In realtà non si è mai soli. C'è sempre un gruppo che affianca e condivide il tuo progetto, il tuo obiettivo, il tuo sogno. Non mi sentivo mai sola, o forse meglio dire che ero sola ma in compagnia anche se non nascondevo i miei pensieri e le mie paure. E' sempre bello poter condividere, essere sostenuti ed incoraggiare gli altri nei loro sogni, nei loro obiettivi e nei loro traguardi. Lo dovrebbero far tutti, ma questa è una lezione "vecchia" che ho imparato all'università e che porterò sempre con me.

Adattarmi ai cambiamenti

solitamente non accettavo che certe cose fossero diverse da come me le immaginavo. Invece questa volta sono riuscita per una volta a non pensare a cosa avevo intorno, o chi avevo intorno, ma chi ero, dove ero, chi sono stata e come ci sono arrivata. Mi è sempre affascinato sapere come gli altri sono riusciti a raggiungere un certo "status quo" o equilibrio, o semplicemente sapere il loro percorso. Così come mi piaceva quando ero più piccola vedere le carte di identità delle persone. Una sorta di impronta o di consapevolezza della propria identità. Non sono mai riuscita a discostarmi dalla mia immaginazione perché non accettavo i cambiamenti o quanto meno volevo vederli solo in un'unica soluzione. Quindi non si immagina, si fa. E se non è come ci si aspettava, possiamo solo dire di aver dato il massimo per arrivarci!

Conoscere nuove persone

persone provenienti dal tutto il mondo, nazionalità e culture diverse che avevano un unico obiettivo, nonché imparare l'inglese. Eravamo e siamo qui per metterci alla prova, per dimostrare a noi stessi che il mondo è bello e che va vissuto, con le giuste precauzioni, con le giuste preoccupazioni. Un esempio è il Candy Party: ognuno aveva portato un pacchetto di caramelle. Ogni paese un pacchetto diverso, un gusto diverso, una consistenza diversa, etc. Chi più buono, chi meno, ma eravamo noi, a condividere qualcosa della propria cultura.

Cercare di capire gli altri e farsi capire in una lingua diversa dalla mia

questo è un tallone di Achille, uno scoglio pungente, una montagna ripida, una secchiata di acqua gelida. Perché non basta solo immergersi in un altro mondo, ma bisogna anche interagire. Quindi speri nella comprensione dell'altro, cerchi di essere propositivo con la speranza che qualcuno ti corregga, ma soprattutto spero che il tuo cervello si modifichi velocemente e inizi a carburare! Finchè penso italiano, sarò sempre un po' radicata. I'm working in progress!

Essere forte

per me significa non scoraggiarmi al primo ostacolo. Sfogarsi, certo, ma non tirarsi indietro. Spesso e volentieri quando non riuscivo a trovare soddisfazione in quello che facevo, mollavo tutto. Non era solo l'insoddisfazione ma anche la frustrazione che mi divorava. Quindi ti sforzi a vedere le cose in modo diverso, ricordandoti sempre chi sei e dove sei!

Essere abbastanza per me stessa

a volte ho sempre vissuto un po' nell'ombra. Un po' succube di ciò che si aspettavano gli altri da me, o cosa potevo fare per renderli fieri di me. Al contempo ero sempre legata agli altri, come la cozza allo scoglio, come la gomma da masticare nei capelli, come la colla nelle dita, etc, scordandomi di me stessa. Purtroppo questo suona sempre strano a chi mi sta intorno, prima forse anche a me, ma ora non più!E' triste dover dare spiegazioni. Certe cose vanno come devono andare. La nostra vita è come la sabbia: più la stringiamo e più se ne va, meno la stringiamo e meno se va. Arriverà l'acqua o il vento che la porterà via, in un momento inaspettato.

Fidarmi di più e delegare le cose agli altri

come indole ho quello di credere gli altri, forse per la mia ingenuità o forse spero che davanti a me ci siano persone sincere e aperte. Serie e complici. Ognuno lavora in modo proprio, però se ci chiudiamo non cresciamo, se condividiamo possiamo correggere gli altri quanto noi stessi.

Proporre qualcosa

di idee non mi mancano mai, però a volte non sempre si hanno i mezzi e le disponibilità per farlo. Come il gelato al limone, che è diventata granita, ma poi era un sorbetto. Se non avevo quel bell'albero di limoni non ci pensavo neanche a fare qualcosa; così anche come i fiori fritti. Sarà banale ma per far le cose ci vuole il momento giusto e lo spirito giusto, come questa esperienza che mi sono regalata!


Tenere alla mia felicità

Tutto è collegato. Dal primo all'ultimo argomento trattato in questo lunghissimo post. Come sempre se non si è felici noi, non si può essere felici con gli altri. Qualcuno mi criticherà dicendomi che non avevo bisogno  di andare in America per capirlo. Forse no o forse sì, ma rientrerebbero nelle mille spiegazioni che dovrei dare. A volte fare qualche pazzia ti da quella botta di adrenalina o di aria fresca di cui avevi bisogno! In questo momento non c'è miglior canzone che può riassumere il tutto: Comunque andare - Alessandra Amoroso

domenica 31 luglio 2016

Vogliamo parlare del ...

mangiare americano

Faccio un mini report di cosa ho mangiato in famiglia negli ultimi 2 giorni, per rendere un po' l'idea del week-end tipo più che del mangiare in sé, che ancora devo capire in realtà! L'arrivo non lo considero, visto che ho mangiato in aeroporto e neanche la scuola, che ho già menzionato. Eh bene: colazione come piace a me. Latte e cereali integrali, spremuta e se c'è qualche tortina o biscotto. Così tutte le mattine!

1) Pranzo di sabato: brunch (per chi non lo sapesse è un pasto tra colazione e pranzo, ma praticamente abbiamo pranzato con quello! Quindi non capisco perché non lo chiamano Lunch!!!XD ... diciamo che it's hot to say "Brunch"!). I bambini hanno preso: fritti, pancake e .... la pasta al pesto -.-' (l'ho assaggiata per curiosità: sembrava basilico ed acqua mischiati al formaggio parmigiano ... eeeeh, lo devo far io il vero pesto mi sa .... quando ho voglia e quando ho gli ingredienti magari!)

Chiken Cesar Salad & Orange juice

2)Cena: bistecca (ma non alla fiorentina :'[ ) e purea di ortaggi (praticamente ha fatto il brodo vegetale e poi ha preso le verdure e l'ha fatte a purè, senza togliere la buccia! Carote, patate e sedano!I cantucci al cioccolato che ho portato hanno smorzato un po' secondo me... ahah

Pranzo di domenica: 1)vietnamita (praticamente tutto a base di verdure, maiale o pollo; non saprei paragonarlo a qualche nostra pietanza. Simile al cinese forse. Ad ogni modo da provare, preferibilmente con le salse). I bambini hanno preso i noodle con carne in brodo. I genitori ci hanno messo dentro il ghiaccio (per raffreddare un po') e hanno tagliato con le forbici i noodles. Non so di che sapessero. I miei noodles erano senza niente, suppongo che in brodo siano meglio!

sabato 30 luglio 2016

San Josè

San Josè


Sono arrivata in tarda serata, ore americane 10:00pm, ore italiane 7:00am. Era tardi quindi i miei host kids e la mia host mum non c'erano. C'era giusto il mio host dad. I bambini non aspettavano altro che vedermi: infatti la mattina quella più grande di nascondeva pur di vedermi! Hanno tutti la loro personalità, ma sono tutti molto carini. Domanda frequente: "Com'è stato l'impatto?" oppure "Come è la città?". Sono persone molte disponibili e socievoli. Non molto affettuose, ma va bene così! Ognuno ha il suo modo di esprimere affetto, ed io lo so bene visto che i miei genitori hanno due modi veramente opposti di dimostrarmi quanto mi vogliano bene! Insomma mi hanno fatto trovare un cassetto pieno di cosmetici e roba varia e due scatoloni con dentro materiale per fare le attività! Non potete neanche immaginare di quanti giochi in scatola abbiano, secondo me un armadio a due ante! I bambini sono molto iperattivi, passano velocemente da un gioco all'altro; vogliono stare sempre fuori e/o a giocare! Non hanno molte regole ... un motivo per fare obiettivi e sottobiettivi (deformazione professionale!)!Ogni momento scopro cose nuove, quindi è tutta un'avventura! La città è come si vede in tv: big roads, big houses, big elevators, big car, big supermarket...it's all big! Non ci si sbaglia! Non mi sembra nemmeno di essere chissà dove... Mi sono meravigliata solo delle tante cose che vendono: in primis gli indumenti, per non parlare delle cose di cartoleria e dell'art&craft. Sarà che ho un debole per quest'ultime... forse un'anima creativa repressa nell'organizzazione scrupolosa delle cose!?Non lo so! Può essere! Basta solo scoprirlo e riscoprirsi!
Target - Starbucks (S.Clara)







New York

New York


New York: prima tappa americana.
Un obiettivo di molti almeno una volta nella vita.
C'è chi la sogna, come un miraggio e c'è chi la vive!




E penso a "New York" di Frank Sinatra, interpretata dalla grande Minelli. La stessa canzone che con quel DO pieno mi ha sempre messo a dura prova. Canzone che rimane parte di quel bagaglio culturale musicale che porto e
porterò sempre con me!

E chi l'avrebbe mai detto di poter camminare trai quei di New York,
poter prendere un gelato o una bibita fresca a Time Square!
In quelle strade che sono 3 volte le nostre, di quelle luci che illuminano la città, che vedevi
nei telegiornali o nei film. Mi sento un po' come le parole di Sting quando dice:
"Sono un alieno, proprio un vero alieno" ma "sii te stesso, non importa cosa dice la gente"








Ora sono qui, cercandomi di vivere questo viaggio "figo", o questa cosa figa detta all'americana "That's hot" coniata da Paris Hilton!

E per questo ci vuole coraggio!














mercoledì 27 luglio 2016


Training School

S.John school

alba 5:30am
 
Candy party

Giornata piena alla scuola. Lezioni che partono dalle 8 fino alle 19/20 di sera.
Brevi momenti di pausa a metà mattinata, per pranzare, a metà pomeriggio e per cenare. Ieri c'è stato il Candy Party.

Rispondo alla domanda che molti mi fanno:
1)"Come è l'impatto?" Mi devo ancora abituare al fuso orario. Ancora non mi sembra di essere in America, sicché per ora normale!
2) "Com'è il mangiare?"Discreto. Certo, niente a che vedere con l'Italia. Per lo meno riesco a fare la mia bella colazione con toast, uovo sodo, philadelphia, latte e cereali e succo all'arancia.
colazione tipo

mexican food















3) "Cosa fai alle lezioni?" Semplicemente seguo lezioni in lingua per quanto riguarda l'educazione infantile, le varie fasce di età (definite stage con relativo numero), come comportarsi con i genitori, il tipo di ruolo della ragazza alla pari, vari gruppi di lavoro, salute e gestione di comportamenti e stress, etc.


Divisioni in classi

Corridoi della scuola


Da un lato non vedo l'ora di andare in famiglia. Crearmi il mio spazio e creare già il primo "ponte-legame" con la famiglia ed i bambini.
Anche oggi il solito tram-tram: colazione-lezioni-pausa-pranzo-lezione-pausa-cena-letto. Dopo domani solo di mattina e poi la visita di New York!E venerdì sera dalla famiglia! :-)
Il grande sogno continua
Lavori di gruppo

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